
I documenti della famiglia Corino in Costigliole d’ASTI risalgono ad inizio 1800 con Corino Biagio, proveniente da Montegrosso d’ASTI.
La sua attività di falegname e agricoltore è proseguita con il figlio Battista, anche vivaista, in luogo chiamato “Case Corini” come da mappa. Le case originali costruite prevalentemente con mattoni “crudi” e travature in legno, furono demolite negli anni cinquanta dopo esser passate ad altra proprietà.
Battista, nel 1898, secondo le fonti storiche ritrovate, prima ancora dell’attuale abitazione, fece erigere sul bivio della strada antistante, un pilone votivo, che ancor oggi fa parte della recinzione di ingresso al cortile [1]. Un gesto fatto per ringraziare dello scampato pericolo occorso ad un suo nipote che subì un incidente mentre viaggiava su un biroccio trainato da un cavallo. Lo intitolò a San Martino, protettore del vino, dunque è chiaro che la famiglia già a quei tempi produceva anche il vino tra le sue fonti di sostentamento.
Corino Luigi, figlio di Battista, oltre ad occuparsi della azienda agricola, aveva conseguito la professione di artigiano orologiaio dopo aver frequentato laboratori del settore a Milano e Ginevra. Produceva, avvalendosi di un tornio a pedali, da una matrice di avorio (solitamente una palla da biliardo scheggiata e quindi inservibile ed economica) un modello nella quale inserire successivamente tutta la meccanica per costruire l’orologio, quasi sempre da tasca. La sua attività si consolidò anche con un negozio in Costigliole ed un altro a Nizza Monferrato.
Sicuramente questo successo anche economico e’ stato fondamentale per la costruzione della nuova casa in strada San Martino che il figlio Vincenzo completo’ nella parte rurale nel 1901.
Corino Vincenzo (detto Centin da cui oggi prende il nome uno dei vini prodotti dall’azienda) fa ampliare l’abitazione con una parte rurale nel 1901 e prosegue l’attività agricola molto accuratamente. Notoria era la sua capacità e dedizione nella cura dei campi, vigneti ed animali. La sua raffinatezza nel produrre i vini di alta qualità era ben conosciuta ma, nel suo periodo storico (metà anni 50 del ‘900) non giustamente riconosciuto dal mercato.
Pietro uno dei figli di Vincenzo, dopo due decenni impegnato nel campo edile, ritorna in azienda agricola paterna nel 1944, dove si installa con la moglie Leonilda Zari.
L’azienda agricola ritrova così nuovo vigore e continuità; accanto ad uva e vino prosegue la coltivazione di canapa, grano, bietole, foraggi, granoturco, ortaggi oltre a bovini ed animali da cortile. Con Pietro, meglio conosciuto come Pierino, si conclude peraltro l’attività secolare della policoltura a fine anni sessanta. Il figlio Luigi trova lavoro in FIAT e si stabilisce a Torino.
Il figlio Lorenzo conclude gli studi in Agronomia nel 1972. La collaborazione con i genitori alle attività dell’azienda agricola proseguono fino alla fine degli anni ottanta quando Lorenzo farà la scelta di rinnovare e consolidare l’azienda agricola acquistando nuovi terreni, un tempo appartenuti alla tenuta Case Corini, ampliando la superficie coltivata a vigneti, adattando la cantina e inserendo dei collaboratori nella gestione aziendale.
In pochi anni le sue qualità di “Vigneron”, accompagnate da una grande capacità divulgativa sia a carattere scientifico che storico culturale permettono, a partire dai primi anni novanta, all’azienda di porre le basi per la prima volta ad un mercato estero per il vino di grande qualità in Massachusetts (USA) e Giappone. Scelta coraggiosa ed antesignana per il mercato dei vini artigianali italiani che garantisce ancora oggi un futuro solido all’azienda.
A partire dai primi anni 2000 il figlio Guido e successivamente Luisa iniziano ad affiancare Lorenzo in azienda. Un percorso lungo ed appassionato che permette ad entrambi di conoscere con calma ed in profondità le scelte aziendali di un padre ricercatore, viticoltore e sognatore. Lo sviluppo dell’azienda è proseguito in maniera lineare, coerente ed autentica fino a raggiungere ad oggi un mercato estero esteso ai principali paesi consumatori di vino.
Lorenzo, a seguito di una lunga malattia, è venuto a mancare il 4 novembre 2021, Luisa e Guido portano avanti l’azienda facendo tesoro dei suoi insegnamenti.

[1] Note sui piloni votivi nel Basso Monferrato / Franco Zampicinini. – all’interno di Studi piemontesi / Centro studi piemontesi. – Vol. XX, fasc. 2 (nov. 1991). – Torino : Centro studi piemontesi, 1972. – (Periodico Semestrale).